Il giorno della civetta - Leonardo Sciascia, Recensione

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ImMoRt4L
view post Posted on 15/1/2008, 15:03




“Il giorno della civetta” è un romanzo poliziesco di Leonardo Sciascia, nel quale viene trattato l’importante tema della mafia, narrando di un omicidio avvenuto ad Agrigento, e del quale se ne occuperà il protagonista del libro, il comandante dei carabinieri Bellodi.
Il libro si apre proprio con l’evento attorno cui ruota tutta la narrazione, l’assassinio di Salvatore Colasberna, ex muratore e socio di una piccola impresa edile, mentre sale sul pullman per Palermo.
Le indagini vengono affidate al capitano dei carabinieri Bellodi, un emiliano di Parma, ex partigiano. Bellodi è deciso ad indagare superando il muro del silenzio e dell’omertà, e arriva a scoprire dei rapporti che legano mafia e politica.
Il capitano interroga un confidente dai doppi giochi noti alla mafia, Calogero Dibella detto “Parrinieddu”, dal quale ricava una pista che però si rivela falsa. Le ricerche continuano e riesce ad ottenere il nome del presunto killer, Diego Marchica, dalla moglie di Paolo Nicolisi, un potatore ucciso per aver riconosciuto l’assasino. Dunque Bellodi inizia ad indagare su questo Marchica e scopre che è un noto sicario. Nel frattempo Dibella viene assassinato e il capitano riesce ad ottenere il fermo di Marchica, Pizzuco e del padrino Mariano Arena, ma sfortunatamente l’interrogatorio si risolve in un nulla di fatto.
Successivamente Bellodi è costretto a andare a Parma poichè gli viene obbligata una vacanza, e da li apprende che le indagini vengono fermate e che le accuse vengono smantellate grazie ad un alibi di ferro costruito per Marchica. Inoltre tutto quello che era stato scoperto e svelato sulla realtà mafiosa viene cancellato, e si afferma che l’uccisione di Colasberna avvenne a causa di un delitto passionale e don Mariano viene scarcerato.

Dunque il libro si conclude con la vittoria dell’ingiustizia, proprio perchè i colpevoli sono coperti da alibi e da persone molto potenti, tanto che alla fine il capitanto Bellodi è costretto a arrendersi e si allontanerà definitivamente dalla Sicilia.

Leggendo questo libro, la cosa su cui si deve riflettere maggiormente è la storia raccontata da Sciascia, in quanto è molto vicina a noi, poichè storie dello stesso genere si ripetono ogni giorno e con lo stesso risultato. Si può notare anche la sfiducia della gente che sembra quasi che consideri la mafia come un beneficio e non come un pericolo, poichè si sente in qualche modo protetta.

Forse la mafia è troppo radicata, diffusa e coperta per essere sconfitta…
 
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